Con il termine “fedina penale” si intende, in modo a-tecnico, il Certificato del Casellario Giudiziale di un soggetto ovvero il suo Certificato penale, inteso come quel documento ufficiale, proveniente dagli archivi del Ministero della Giustizia, che attesta l’esistenza o meno di provvedimenti giudiziari di carattere penale a carico di una persona.
In altre parole sul Certificato del Casellario Giudiziale verranno iscritti tutta una serie di provvedimenti giudiziari che l’interessato abbia riportato nel corso della sua vita, i più importanti dei quali saranno quelli relativi ad eventuali sentenze di condanna penale, ormai irrevocabili, a carico del soggetto.
Poiché, come appena riferito, sul Certificato penale (“fedina penale”) verranno annotati solo provvedimenti di condanna divenuti irrevocabili, appare evidente che un’eventuale denuncia, che sia stata poi archiviata, non potrà in alcun caso essere annotata sul Certificato del Casellario Giudiziale, non essendo sfociata in una sentenza di condanna definitiva.
Per la precisione occorre rilevare come solo nel caso in cui la denuncia sia stata archiviata ai sensi dell’articolo 131 bis del Codice penale (ovvero per la particolare tenuità del reato commesso) tale provvedimento verrà annotato sul Certificato Penale, essendo tuttavia visibile solo ad un eventuale controllo da parte dell’Autorità Giudiziaria.
L’unica traccia, a livello di “fedina penale”, della denuncia subita verrà conservata negli archivi informatici delle Forze di Polizia (Sistema informatico interforze CED – SDI) ove vengono annotate tutte le informazioni che le Forze dell’Ordine hanno in merito ad un determinato soggetto, siano esse di carattere amministrativo o penale.
Tale notizia, che non potrà avere alcun valore pregiudizievole per l’interessato, verrà conservata solo per l’eventuale analisi da parte degli Ufficiali di Polizia Giudiziaria (che per esempio stiano conducendo indagini – per altri fatti – a carico di tale soggetto).
In ogni caso l’interessato avrà diritto ad ottenere l’aggiornamento dei dati presenti nel fascicolo informatico CED – SDI (“fedina penale”) a proprio nome, pretendendo ad esempio l’annotazione del fatto che la denuncia subita sia stata oggetto di provvedimento di archiviazione, e come tale fosse quindi infondata.